Una specie di rane scavatrici può sopravvivere per anni sepolti nel fango senza cibo e acqua. Una nuova ricerca ha capito come la rana e altri animali “super-dormienti” lo fanno.
Molte specie di animali attraversano un periodo di torpore per risparmiare energia quando le risorse sono scarse. Il campione in modalità risparmio energetico è la (Ciclorana alboguttata).
Un team di scienziati dell’Università del Queensland ha scoperto che il metabolismo di queste cellule cambia radicalmente durante il periodo di dormienza consentendo un uso massimizzato di risorse energetiche limitate senza mai correre a vuoto.
Questa scoperta potrebbe portare ad applicazioni mediche su tutta la linea.
“Potrebbe potenzialmente essere utile nel trattamento dei disturbi legati all’energia”, ha detto Sara Kayes, che presenterà le sue scoperte alla riunione annuale della Society of Experimental Biology a Glasgow, in Scozia, lunedì 29 giugno.
Quando l’efficienza operativa delle cellule di rana , le minuscole “centrali elettriche” delle cellule, è stata misurata durante il periodo di dormienza, è risultato essere significativamente più elevata rispetto a quella osservata negli animali attivi.
Questo trucco, noto come accoppiamento mitocondriale, consente a queste rane di essere estremamente efficienti nell’uso delle limitate riserve di energia che hanno aumentando la quantità totale di energia ottenuta per unità consumata, consentendo loro di sovraperformare facilmente altre specie la cui efficienza di produzione di energia rimane essenzialmente la stessa anche quando sono inattive per lunghi periodi.
Se questo è un modo così efficiente di utilizzare le risorse energetiche durante la dormienza, come mai non è più diffuso nel regno animale?
I ricercatori ipotizzano che un potenziale inconveniente possa essere l’aumento della produzione di specie reattive dell’ossigeno, che a sua volta può portare a stress ossidativo. Poiché si ritiene che queste piccole molecole causino la maggior parte del danno durante i periodi di risveglio, l’aumento dell’accoppiamento mitocondriale non sembra essere una buona idea per gli animali che tendono ad esibire brevi periodi di eccitazione spontanea durante il periodo di dormienza, in alcuni casi anche ogni giorno.
Le rane scavatrici, d’altra parte, si ritiene che rimangano profondamente addormentate durante l’intero periodo di dormienza. Inoltre, essendo a sangue freddo, non hanno la necessità di mantenere un livello basale di produzione di calore, riducendo al minimo il loro fabbisogno energetico.